COLLEZIONE LA GAIA
Nel pomeriggio del 24 Febbraio, gli studenti della V^B con alcuni studenti delle altre classi V del Liceo Arimondi Eula di Savigliano, accompagnati da alcuni docenti, hanno raggiunto un luogo estemporaneo di cultura: una straordinaria collezione privata di oltre 2000 opere d’arte moderna e contemporanea, immersa nella natura sulla collina di Santo Stefano ad un chilometro dal centro storico di Busca. L’emozione di ritrovarsi insieme in un contesto così diverso dagli ambienti della scuola, ma in un luogo di profonda cultura intriso di concetti, dove la filosofia e il messaggio sono nucleo portante dell’intera collezione, ha suscitato negli studenti curiosità e interesse. All’ingresso della moderna struttura in vetro e cemento, creata appositamente per contenere tutte le opere, ci attende Manuela Galliano, responsabile dell’accoglienza che ci ha guidato nell’esplorazione della collezione. Con grande passione, ci descrive come Matteo Viglietta e la sua compagna Bruna, hanno intrapreso questo viaggio 40 anni fa, collezionando opere d’arte a partire dall’ ‘800 fino ai nostri giorni, e di come abbiano avuto la necessità di allestire questo luogo apposito dove collocare tutti questi lavori e poterli assaporare in ogni momento.
Esposti nella struttura troviamo artisti come Morandi, Pistoletto, Penone, Boetti, Andy Warhol, fino alle radici del concettuale e minimal di artisti internazionali come Richard Serra, Donald Judd, Carl Andre, Sol LeWitt, Lawrence Weiner. Negli ultimi anni la collezione si è arricchita di opere con autori meno conosciuti sui nostri testi scolastici come William Anastasi, Franz Erhard Walther, David Hammons, Paul McCarthy, Thomas Hirschhorn, Doris Salcedo, Mike Kelley e Bill Viola.
La collezione vanta anche un percorso nella fotografia concettuale italiana e internazionale con una selezione di artiste che hanno utilizzato il proprio corpo come strumento della loro creatività da Marina Abramovic a Caroleen Schneemann a Sanja Ivekovic, Valie Export, Gina Pane e Hannah Wilke.
I ragazzi, incuriositi, hanno ascoltato i racconti di Manuela e hanno attraversato gli spazi di questa immensa struttura con interesse e stupore, pur spaesati di fronte ad opere enigmatiche, soffermandosi a volte sul quesito della necessità di tanta bellezza: “la Bellezza è la Verità nascosta che l’artista porterà alla luce, svelandoci una sorta di anima segreta delle cose.”