Fabio Geda incontra gli studenti dell' Arimondi Eula
Lunedì 6 maggio, le classi prime, seconde e terze dell’“Arimondi-Eula” hanno incontrato, a Racconigi presso la SOMS e a Savigliano presso l’Ala del Mercato, Fabio Geda. Lo scrittore torinese, che ha svolto per anni il ruolo di educatore (esperienza che si riflette spesso nei suoi libri attraverso la tematica del disagio giovanile), ha esordito nel 2007 con “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani”, a cui è seguito nel 2009 “L’esatta sequenza dei gesti”, romanzo che gli è valso il Premio Grinzane Cavour. La grande notorietà è arrivata nel 2010 con la pubblicazione di “Nel mare ci sono i coccodrilli” in cui Geda ha raccontato la vera storia di Enaiatollah, un ragazzo giunto a Torino dopo una drammatica fuga dall’Afghanistan. Attualmente è uno degli autori più affermati in Italia e le sue opere sono tradotte in oltre trenta Paesi.
Per prepararsi all’incontro nei mesi scorsi gli studenti hanno analizzato alcuni tra i suoi romanzi: oltre al citato “Nel mare ci sono i coccodrilli”, “Anime scalze” (2017) “Una domenica” (2019) e “La scomparsa delle farfalle” (2023). Geda si è presentato parlando della sua passione per la scrittura, nata quasi per gioco all’inizio del liceo, tra mille interessi artistici che spaziavano dalla musica al teatro, e poi diventata mestiere. Successivamente, con la sua consueta disponibilità e chiarezza, ha risposto alle molte domande dei giovani lettori, raccontando come nascono storie e personaggi, le motivazioni che portano a privilegiare particolari tecniche di scrittura, ma anche aneddoti simpatici sulla sua esperienza di autore e di uomo.
Grande l’apprezzamento espresso da tutti i partecipanti al termine dell’incontro: dialogare a tu per tu con uno scrittore che “sa arrivare” alle nuove generazioni come Fabio Geda ha rappresentato per gli studenti una preziosa occasione per innamorarsi della lettura e per imparare ad essere lettori sempre più consapevoli e critici.